- 1°viaggio: da Monaco di Baviera a Genova - 2°viaggio: da Genova a Roma - prosieguo del 2°viaggio: da Roma a Cittanova -
1°giorno 2°giorno 3°giorno 4°giorno 5°giorno 6°giorno 7°giorno 8°giorno 9°giorno 10°giorno
11°giorno 12°giorno 13°giorno 14°giorno 15°giorno 16°giorno 17°giorno 18°giorno epilogo

Il risciò: L'unica utilitaria davvero ecosostenibile: fa mediamente 100 km con un kg di pasta e ci vai praticamente ovunque. E la tua? In risciò da Cittanova a San Giovanni Rotondo
home


Tredicesimo giorno: Altamura

Venerdi 04 Giugno 2010

Come andò che trascorsi la giornata ad Altamura, fra buon cibo, bella gente e le vestigia degli antichi Peucetii



L a notte nella casetta della fattoria DeBernardis è stata piuttosto umida e fresca, e svegliandomi ho avvertito un certo maldigola.
Il tempo non sembrava decidersi a ritornare bello, cosa che da un lato mi rende la pedalata più facile, dall'altro può non essere piacevole, guidare sotto la pioggia. Mentre pensavo a dove far asciugare i panni lavati in mancanza di sole (di solito li appendo alla casetta del risciò) sono uscito sotto la tettoia e potevo osservare ed udire nei diversi recinti svariati animali: i più belli erano i pavoni,

viaggio in risciò - Altamura, un pavone presso agriturismo de bernardis

ma c'erano anche asini, vitelli, maiali, asini e soprattutto cavalli.
Ora con la luce del sole potevo constatare che questo è soprattutto un centro di equitazione, con diversi cavalli, e attrezzatura per corse, come dei bassi carrozzini parcheggiati all'aperto.

viaggio in risciò - Altamura, agriturismo de bernardis,

Mi è stato preparato un the nero per colazione nel punto di ristorazione dell'area, che ho bevuto in compagnia di alcune educatrici che stavano aspettando un gruppo di ragazzini per la cosiddetta Asinoterapia.

viaggio in risciò - Altamura, agriturismo de bernardis, asinoterapia

Pare che siano animali molto adatti ad interagire con persone affette da disturbi psichici, o handicap mentali.

Mentre pian piano tornava il bel tempo, mi aspettava un bel tragitto in salita fino al centro di Altamura. Ho fatto una pausa prolungata a metà mattinata all'ufficio postale poco fuori del centro. C'era tanta gente in coda con il numerino in mano; io ho parcheggiato sulla strada e ho sfruttato l'attesa per fare una buona colazione al riparo del risciò: ho tirato fuori i rimanenti fiocchi d'avena che ho portato di scorta dalla Germania, li ho mischiati con l'acqua e il miele nella tazza da colazione, e ho aggiunto diverse marmellatine confezionate. Ormai nell'ora di punta sono arrivato nel centro di Altamura e mi sono guardato attorno: una suggestiva scultura tardo-ottocentesca si erge sulla piazza del Duomo.

viaggio in risciò - Altamura, piazza del duomo

Il duomo, un grande esempio di Romanico Pugliese, una costruzione voluta dall'imperatore normanno-tedesco Federico II di Svevia, che nelle dimensioni suggerisce che nel Medioevo Altamura era un centro assai più importante che oggi, in epoche in cui i centri costieri erano troppo pericolosi sia per abitare che per commerciare.

viaggio in risciò - Altamura, duomo

A pochi passi da lì, in corso Federico II di Svevia, ho incontrato una giovane giornalista, Anna Maria Colonna, a cui ho raccontato bevendo un caffè un po' delle cose che mi sono successe in questi ultimi 12 giorni, da quando sono partito da Cittanova.
Insieme a lei sono poi andato a visitare il Palazzo di Città, che è l'espressione pugliese per chiamare il Municipio, dopodichè mi ha consigliato un buon posto dove pranzare bene, in via Luciani, una stradina non lontana.
In particolare di questo le sono molto grato, perchè nella trattoria "Federico II di Svevia" ho mangiato proprio quello che mi auguro sempre di mangiare quando sono fuori sede: un semplice e sostanzioso piatto di pasta e legumi, in questo caso lenticchie di Altamura.

viaggio in risciò - Altamura, trattoria Federico II di Svevia

Mentre ero dentro a mangiare, all'entrata, dove avevo parcheggiato, si sono radunati alcuni curiosi personaggi locali, il più anziano dei quali si è accomodato.
Poco dopo pranzo ho pedalato per il centro semideserto alla ricerca del Museo Archeologico di Altamura, e mi sono imbattuto in una cosa tipica della Puglia, le fontane dell'Acquedotto Pugliese, con le loro comode manopole a rotella. Per contro, le fontane pubbliche in Calabria sono per lo più aperte tutto il tempo, mentre l'acqua viene razionata in estate, quando più ce ne sarebbe bisogno.

viaggio in risciò - Altamura, Fontana dell'acquedotto pugliese

Il Museo Nazionale Archeologico di Altamura è un ampio palazzo a due piani espositivi, il piano inferiore è dedicato alla storia e cultura dei Peucetii, la popolazione che secoli prima della conquista romana in questa zona coltivò la terra e fondò la città munendola di alte mura difensive. In particolare fra gli oggetti rinvenuti negli scavi arceologici locali, molti sono gli Enchytrismos, dei vasi tondeggianti usati per deporvi i neonati defunti, e le tanagrine, statuette che si regalavano alle ragazzine quando cominciavano a mostrare i segni fisici della fertilità, e che mi ricordano delle Barbies di terracotta. Una intera sezione didattica è dedicata all'evoluzione nel tempo della tecnica di coltivazione e lavorazione del frumento, che in queste contrade già nella preistoria era all'avanguardia.
Infine il piano superiore era dedicato all'uomo di Altamura, un ritrovamento importante per la paleontologia, e alla grotta di Lamalunga, una cavità carsica in cui abitavano uomini preistorici.

Intanto, nel porticato sottostante l'edificio, un solerte custode del museo vegliava sulla sicurezza del risciò, parcheggiato fra enormi e colorate effigi di quei dinosauri che presso Altamura lasciavano milioni di anni fa le loro impronte nel fango.

viaggio in risciò - Altamura, museo archeologico, atrio d'ingresso

Ho poi ammirato il portale della cattedrale S.Maria Assunta

viaggio in risciò - Altamura, portale della cattedrale S.Maria Assunta

e la sua facciata, che non è possibile osservare se non da una angolazione di scorcio.

viaggio in risciò - duomo di Altamura, facciata

Ho voluto informarmi su un luogo dove dormire sulla strada per Bari, che sarebbe la mia prossima meta. Lungo le strade del centro ho incontrato diverse persone che inevitabilmente ho portato in giro in risciò.
Ne ho approfittato per farmi consigliare dai locali il migliore panificio di Altamura, in piazza Mercadante, ove ho fatto provvista di pane d Altamura DOC, oltre che di ottima focaccia locale.
Sono capitato poi in una fiera di articoli agricoli, in Viale Martiri del 1799. Qui ho parlato con diverse persone, che mi hanno consigliato sulla strada per Bari di stare attento al cartellone giallo, che indica la strada colonica che conduce ad un ottimo b&b, chiamato Valleverde.
Prima di abbandonare Altamura, presso un banco di leccornie all'entrata della fiera, ho comprato un pacchetto di favette, nient'altro che fave arrostite, ma uno squisito propellente.

Quando mi sono lasciato la città alle spalle era già quasi il tramonto, ma dopo un paio di chilometri di statale 96 ho già avvistato il cartello giallo, e sono giunto in questo bellissimo villino immerso in una fitta pineta. La signora Indrio, che gestisce l'agriturismo ed anche le casette-bungalow nella pineta, mi ha assegnato per stanotte la "casa dei Pettirossi", un piccolo monolocale con veranda, bagno, televisione e tre letti.

viaggio in risciò - Altamura, Valleverde, casa dei pettirossi



Distanza Percorsa km 15
Peso Medio Giornaliero Lordo kg 230
Dieta/Propellente Giornaliero - 1 the nero;
- 100g fiocchi d'avena + marmellata;
- 1kg albicocche;
- 2 zucchine crude;
- 1 piatto di pasta con le lenticchie;
- 1 l acqua frizzante;
- 1 caffè;
- 100g focaccia di Altamura;
- 100g favette.

- 1°viaggio: da Monaco di Baviera a Genova - 2°viaggio: da Genova a Roma - prosieguo del 2°viaggio: da Roma a Cittanova -
1°giorno 2°giorno 3°giorno 4°giorno 5°giorno 6°giorno 7°giorno 8°giorno 9°giorno 10°giorno
11°giorno 12°giorno 13°giorno 14°giorno 15°giorno 16°giorno 17°giorno 18°giorno epilogo

home Per informazioni contattare rocco.marvaso@pizzeria-calcutta.com
Copyright © 2010 Rocco Marvaso.