- 1°viaggio: da Monaco di Baviera a Genova - 2°viaggio: da Genova a Roma - prosieguo del 2°viaggio: da Roma a Cittanova -
1°giorno 2°giorno 3°giorno 4°giorno 5°giorno 6°giorno 7°giorno 8°giorno 9°giorno 10°giorno
11°giorno 12°giorno 13°giorno 14°giorno 15°giorno 16°giorno 17°giorno 18°giorno epilogo

Il risciò: L'unica utilitaria davvero ecosostenibile: fa mediamente 100 km con un kg di pasta e ci vai praticamente ovunque. E la tua? In risciò da Cittanova a San Giovanni Rotondo
home


Quindicesimo giorno: Bari-Molfetta

Domenica 06 Giugno 2010

Come andò che seguitai lungo la costa peuceta sino a Molfetta, ove insidiato da moltitudine troppo allegra, traversai tenebrosa area presidiata da cerberi, e alfin in uno studentato trovai rifugio



Q uesto unico, breve sonno notturno barese, arrangiato nell'ufficio di BAriBiciExpress, ha solo in parte contribuito a riordinare le emozioni vissute ieri e la notte scorsa a Bari in compagnia dei miei colleghi Baresi. Il giorno è perciò comiciato e continuato in un rilassato stato di euforia, come a volte succede quando si dorme poco.
Un aspetto negativo è il maldigola, che sembra non essere migliorato da ieri, forse dovuto all'umidità notturna della Notte Bianca.

Abbiamo dunque lasciato entrambi piuttosto presto il garage-ufficio in via Nittis, Alain per consegnare un mazzo di fiori all'orario stabilito dal mittente della galanteria,

viaggio in risciò - Bari, partenza dall'ufficio di Veloservice

io per cercare ancora di visitare la Pinacoteca civica e prima possibile proseguire sulla Statale Adriatica almeno fino a Molfetta.
Dopo aver preso un caffè assieme al bar Crescenzio ci siamo accomiatati, ed io mi sono diretto verso il mare; ho raggiunto il lungomare orientale di Bari scalando la via Apulia al di sopra della linea ferroviaria. Il lungomare è un qualunque lungomare di domenica mattino, semideserto, diverse persone che fanno jogging

viaggio in risciò - Domenica dopo la notte bianca sul lungomare Cristoforo Colombo

Ed ecco il palazzo della Provincia, che ospita all'ultimo piano la Pinacoteca Provinciale di Bari. Nell'atrio interno del piano terra si svolgeva una vendita rivolta agli appassionati di filatelia ed agli appassionati di calcio -quindi non a me- : si tratta di francobolli nuovi di stampa di una serie dedicata ai mondiali di calcio 2010. Mi viene consentito di parcheggiare il risciò nell'atrio interno videosorvegliato del palazzo.
All'ingresso una curiosa sorpresa alla cassa: il costo del biglietto d'ingresso è rimasto fermo a 8 anni fa, cioè è stato calcolato il prezzo in euro per 5.000 lire, ma strettoie burocratiche hanno impedito che si arrotondasse per eccesso o per difetto!

viaggio in risciò - Bari, palazzo della Provincia, ingresso alla Pinacoteca

Dopo la visita della Pinacoteca ho ripercorso l'intero lungomare che costeggia la città antica e il castello svevo. Poco oltre, all'ingresso del porto per le navi passeggeri, ho incontrato i miei colleghi sui risciò di Veloservice solertemente al lavoro: vengono a prendere i visitatori delle navi-crociera che fanno tappa a Bari per alcune ore, e pedalando li conducono fra le bellezze della città.
Ci è stata scattata una foto ricordo.

viaggio in risciò - Bari, ingresso al porto marittimo, ciclovetturino di Veloservice

La periferia a nord-ovest di Bari centro è molto estesa, e ho trascorso il caldo lasso di tempo fra le 11h e le 14h per uscire da Bari senza incantarmi ad ogni pedalata per osservare cose per me insolite.
Per esempio gli uomini che impietosamente sbattono i poveri polpi sulle rocce della scogliera, affinchè la carne si ammorbidisca, o gli innumerevoli uomini che in ogni punto della passeggiata vendono chi birra, chi anguria...o fermarmi presso un capanello di uomini sulla passeggiata a mare, e cercare di capire almeno una parola di questo dialetto indecifrabile.
È un'ideale domenica d'inizio estate, migliaia di Baresi cercano la frescura con i piedi a mare, le donne Baresi sfoggiano già un'abbronzatura da Africa Nera e costumi variopinti.

Per rinfrancarmi della calura ho sostato lungamente e piacevolmente all'ombra presso la caffetteria-pasticceria-rosticceria "Venere" in strada S.Girolamo. Non avevano nessun the contro il maldigola; in compenso ho preso delle paste secche con le mandorle, un gelato al cioccolato e melone, una granta al caffè ed un the verde Earl Grey (grigio?!).

Poi ho percorso la via Nazionale 16 adriatica, ma non quella per il traffico veloce, avevo anche un passeggero a bordo.
Ho preferito prendere la strada a mare che attraversa il borgo di Santo Spirito. Qui ho scaricato il ragazzo Barese che mi aveva chiesto un passaggio in via Napoli.

viaggio in risciò - ss. 16 adriatica, fra Bari e Giovinazzo

Santo Spirito è già un posto di villeggiatura , ma inurbato in Bari.
Poco dopo Santo Spirito, lasciatomi alle spalle sulla strada un tratto con ville a destra e ville a sinistra, tutte meticolosamente chiuse allo sguardo curioso del viandante, mi sono riposato una mezz'oretta, quando una giovane ciclista Russa proveniente da Giovinazzo mi informava della geografia del territorio verso Nord. Niente di rilevante in realtà, è quasi tutta pianura, lungo la linea costiera.

viaggio in risciò - Giovinazzo

Giovinazzo è un simpatico borgo fatto della stessa pietra di Bari; un particolare pittoresco, che il borgo ha in comune con Molfetta, è il colore verdino delle persiane delle case: è ovunque lo stesso tono, molto più chiaro che nel resto dei paesi con la cultura della persiana verde.
Ho preso qualcosa da mangiare sul Lungomare Marina Italiana alla pizzeria Fuorimenù: un pezzo di involtino col würstel e una -ennesima- granita alla crema di caffè.

E avanti sulla Statale 16 Adriatica...

viaggio in risciò - ss.16 adriatica, fra Giovinazzo e Molfetta

Intanto eran le 4 di pomeriggio, ed ero fremente di raggiungere Molfetta.
No, non conosco nessuno a Molfetta, fino a poco tempo fa non sapevo neanche che esistesse un paese con questo curioso nome ( ricorda infatti il nome di una specie di puzzola nordamericana). Ma Molfetta ha dato i natali ad un celebre show-man e personaggio dei nostri tempi che io apprezzo, conosciuto con l'acronimo di Caparezza

viaggio in risciò - ss.16, ingresso a Molfetta

Le auto sostano contromano sulla statale 16, il paesaggio è brullo e pietroso, di tanto in tanto si incontrano strane costruzioni cilindriche di pietra grigiastra,

viaggio in risciò - ss.16, Molfetta

mentre al lato mare si sorpassano la terza e la seconda cala, dove la gente va al mare o al ristorante sul mare. Alla prima cala, che è a pochi passi dal centro cittadino, mi sono fermato a cercare di fare il bagno. L'acqua non era un granchè pulita, ed era anche troppo fredda...ma ha fatto piacere passeggiare un po' a piedi nudi sulla battigia.

viaggio in risciò - Molfetta, prima cala

Là ho chiesto ad alcuni ragazzini, che mi hanno riferito che Caparezza non abita più a Molfetta, e non c'è niente da vedere su di lui qui. Nessun monumento.

Sul corso Dante Alighieri presso la piazza Municipio, a ridosso delle mura del borgo vecchio, qualcuno mi voleva scattare una foto. E prontamente ho riscattato indietro.

viaggio in risciò - Molfetta, controfuoco ad una giovane turista

Già che ero al Municipio, ho usufruito dell'ufficio di informazioni turistiche annesso, aperto anche la domenica. In particolare oggi fra poche ore si svolge una importante processione religiosa, in occasione della festività del Corpus Domini. La cattedrale infatti era addobbata all'uopo

Mi sono introdotto in un piccolo e ordinato centro storico composto da un piccolo numero di calli disposte a lisca di pesce, lastricate della stessa chiara pietra delle costruzioni. La più importante di esse è il duomo di San Corrado, o duomo vecchio. Qui mi sarei augurato di partecipare ad una messa, ma pare che tutti quanti nel paese, parroci e diaconi compresi, si stessero già preparando alla grande processione.

viaggio in risciò - Molfetta, centro storico

Mura della cittá vecchia presso la banchina San Corrado

viaggio in risciò - Molfetta, presso il Duomo

Sulla banchina presso via San Domenico ho chiesto ad un bar dove si possa dormire a Molfetta, e mi è stato consigliato il convento dei cappuccini

viaggio in risciò - Molfetta

Ho proseguito verso Est nella direzione indicatami attraversando un'area adibita al mercato e alle bancarelle, piena di famiglie a passeggio, per raggiungere il Convento dei Frati Minori, titolato alla Madonna dei Martiri.

viaggio in risciò - Molfetta

Qui presso questa statua ho aspettato diverso tempo che si facesse vivo qualche frate, ma poi qualcuno della poca gente che popolava la piazza antistante il convento mi ha detto che sono già tutti andati alla processione.
Nonostante che sono stanco morto, ci andrei anch'io alla processione, ma certamente non a bordo del risciò: sarebbe perlomeno inadatto ad un certo tipo di solennità. Ma non posso neanche lasciarlo parcheggiato incustodito nella pubblica strada: la città nelle ultime ore di luce e con il calare dell'oscurità si popola sempre più di una calca immane di gente.

Disgraziatamente, qualcuno mi consiglia di cercare un certo albergo Savoia sul lungomare. In un traffico umano e automobilistico già impazzito, a causa delle limitazioni del traffico dovute alla processione, ho attraversato la Villa Comunale e sono entrato sul lungomare. Ero da poco sulla strada gremita di gente a passeggio, quando un gruppo di ragazzini di forse 12-13 anni mi circonda, alcuni si siedono dietro e uno di questi, cadiuvato dai compagni e aiutato dal fatto che non posso girarmi indietro mentre guido, mi prende tutto quello che riesce degli oggetti che tengo nella cabina passeggeri del risciò. Questo mi ha fatto andare un bel po' di sangue al cervello... meno male che qualche ragazzo più grande ha redarguito il ragazzino, un certo Domenico, altrimenti forse questa volta avrei perso anche il portafoglio, e ...la ragione.
Lo stress "stradale" che ho accumulato in queste due settimane di viaggio è tanto, e a volte può giocare brutti scherzi.

Ad ogni modo, poco dopo questo episodio sono rimasto un buon quarto d'ora a calmarmi - lo sguardo rivolto al mare.

Ora avevo un unico desiderio: al più presto uscire da questa calca di gente potenzialmente ostile, trovare un albergo normale-economico dove parcheggiare, farmi una doccia e dormire.
Ho seguito le indicazioni per un certo hotel "Orion" che si trova fuori da Molfetta nella zona industriale. Le indicazioni del gentile passante erano accompagnate da un inquietante "stai attento ai cani". Quando sono uscito da Molfetta era ormai buio, e con la mia illuminazione certamente non al massimo della potenza di watt ho menato la via ripida che sovrasta la superstrada statale 16, e che collega la zona abitata-costiera con la zona industriale, un'area enorme con i soliti Ipercoop, Mediaworld, ikea e altri grossi mercati del tutto e di più.
Ma nessun essere umano per la strada, che era anche priva di illuminazione, solo qua e là qualche insegna luminosa di un grosso store.
Che sottile terrore, vedere nel buio, illuminati solo dai miei deboli fari, questi grossi cani randagi che silenziosi fissavano il mio passaggio! giusto qualche settimana fa da queste parti cani come questi hanno sbranato un bambino!

Beh, questo hotel Orion proprio non riuscivo a trovarlo. Ormai prossimo alla disperazione, nel buio, ho cercato consiglio presso l'unica traccia di vita umana nella zona: era una villa bellissima, denominata "New Lions" che in effetti con la zona desolata intorno non ci azzeccava nulla, con un giardino perfetto, come la villa di un plurimiliardario. Non ho ancora oggi capito che cosa si festeggiasse là dentro, comunque ogni tanto uscivano delle persone dal palazzo principesco, vestite come ad una festa di gala, e andavano nel garage al piano terra a prendere l'auto. Fatto sta che per un quarto d'ora chiedevo alla gente che usciva se sapessero indicarmi dove fosse questo benedetto hotel Orion, ma... queste persone erano o molto diffidenti (comprensibilmente), o completamente avulsi dalla realtà, o comunque ... erano QUASI TUTTI SORDOMUTI! Boh! Per fortuna un buon uomo che aveva lavorato a questa festa o matrimonio che fosse, e che non era sordomuto, mi ha spiegato esattamente come trovare una non appariscente insegna luminosa dell'Orion... che infatti era pochi metri più avanti!

Una volta in camera, ero troppo stanco per qualsiasi cosa, ero anche troppo stanco per dormire, e il maldigola non mi dava tregua, mannaggia! Ho preso delle gocce di olio di bergamotto diluite nella acqua da gargarismo, quindi mi sono lentamente addormentato.

Ululati in lontananza.



Distanza Percorsa km 27,5
Peso Medio Giornaliero Lordo kg 240
Dieta/Propellente Giornaliero - 1 caffè;
- 1 cornetto;
- 3 paste secche all'amarena;
- 1 the verde;
- 1 gelato al cioccolato e al melone;
- 1 granita al caffè;
- 1 involtino con würstel;
- 1 panino con la porchetta e l'insalata.

- 1°viaggio: da Monaco di Baviera a Genova - 2°viaggio: da Genova a Roma - prosieguo del 2°viaggio: da Roma a Cittanova -
1°giorno 2°giorno 3°giorno 4°giorno 5°giorno 6°giorno 7°giorno 8°giorno 9°giorno 10°giorno
11°giorno 12°giorno 13°giorno 14°giorno 15°giorno 16°giorno 17°giorno 18°giorno epilogo

home Per informazioni contattare rocco.marvaso@pizzeria-calcutta.com
Copyright © 2010 Rocco Marvaso.