In risciò da San Giovanni Rotondo a Bologna | |||||
Epilogo: In risciò (ovvero BIBÒ)a Bologna
Come andò che rimasi ancora qualche giorno a Bologna in sella al risciò, che per l'occasione è stato ribattezzato "Bibò"
Durante queste giornate di relativo rilassamento dopo il lungo viaggio, la mia occupazione principale è stata di pedalare in risciò per il centro storico, che è piuttosto grande, portando di qua e di là chiunque volesse e non pretendendo alcuna ricompensa, salvo informando i passeggeri bolognesi ce ancora non lo avessero saputo, che con le eventuali offerte dei trasporti in risciò si mettono da parte i soldi nella cassa dell'associazione per comprare nuovi veicoli dello stesso genere.
Nel più opinabile dei casi questo embrione di servizio di trasporto pubblico su tre ruote e a trazione umana potrebbe a Bologna essere portato avanti da una giunta comunale nuova ed intraprendente. In diverse città europee e d'oltreoceano funziona e piace a tutti, compresi i vetturini che in molti casi evitano così uno spiacevole stato di dis- o inoccupazione.
Il centro di Bologna è abbastanza bene transitabile con i risciò, anche se in certi punti il fondo stradale è molto accidentato, onde si rende preferibile procedere a passo d'uomo, per il bene del veicolo e per la comodita di passeggeri e vetturino, oppure conoscendo capillarmente il territorio, evitare le zone difficili.
Lo stesso si dica per le pendenze: Il centro di Bologna non è esattamente piano, e se per biciclette leggere ciò non rappresenta un problema, per un risciò senza pedalata assistita è preferibile percorrere vie meno ripide di altre
Una conoscenza ottima delle strade si rende anche necessaria in conseguenza del fatto che molte vie importanti, come quelle che collegano il centro all'anello formato dai viali, sono ad una corsia ma presentano un traffico automobilistico e soprattutto di autobus di linea piuttosto consistente, cosa che rende disagevole il dover rallentare per gli uni, ovvero il dover accellerare oltre il confine di affaticamento per gli altri. Questo problema può essere superato con l'uso di vetture a pedalata assistita sicure da guasti al sistema elettrico, cosa che viene comunque proposto dal progetto BIBÒ
Se poi i risciò potessero usufruire dove la superficie lo consente dei chilometri di porticati lastricati che a bologna sono ovunque, oltre al problema di cui sopra sarebbe anche risolto il disagio provocato dalle frequenti situazioni di vento e pioggia (neve). A me è infatti successo l'ultimo giorno di permanenza a Bologna: pedalare sotto la pioggia non è piacevole in ogni stagione climatica.
Quando fu per me tempo di proseguire, lasciai il risciò sotto la custodia dell'associazione Primavera Urbana, che l'ha potuto utilizzare per eventuali attività per cui riuscisse utile o necessario.
Quale più lieta visione, che vedere il proprio veicolo ospitare sposi felici! E qui mi pare che il risciò abbia finito di viaggiare... se però ti capitasse di avvistarlo ancora per qualche strada statale o provinciale, allora vorrà dire che mi sbagliavo. Mah, vedremo come si evolve il prezzo del carburante...
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