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Il risciò: L'unica utilitaria davvero ecosostenibile: fa mediamente 100 km con un kg di pasta e ci vai praticamente ovunque. E la tua? in risciò da Monaco di Baviera a Genova
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Come andò che mi acquartierai a Genova e principiai a riscontrare sulle mie tre ruote chè se il camallo è una figura tipicamente genovese un motivo pur ci sarà..



I l viaggio da Monaco a Genova dopo oltre 1000 km per strada era concluso. Cosa ho fatto successivamente? Niente di particolare: come mi ero riproposto ancor prima di partire ho voluto perlustrare diverse strade della città per farmi un'idea più realistica delle zone della città percorribili in Rikscia, e di quelle che invece gli sono precluse.

Devo dire che in quella domenica e nei giorni successivi con un bel po`di fatica sono arrivato in risciò praticamente dappertutto, addirittura su lungo via Caffaro fino a spianata Castelletto, e su per via Fieschi fino a Carignano. Ma non sarei mai riuscito, e presumo che nessun uomo riuscirebbe mai, a trasportare anche dei passeggeri con sè a quelle pendenze. Non solo veicoli a trazione umana, ma anche veicoli a motore fanno fatica per quelle strade, e ho trovato davvero singolare che via Caffaro è una via a senso unico A SALIRE!

Lo stesso che a genova centro si può riscontrare anche nelle sue periferie. Se in casi rari ed eccezionali è possibile affrontare certe pendenze alle pendici delle colline genovesi in risciò, non è accettabile pensare di percorrere abitualmente quelle strade con un traino di almeno 100 g su tre ruote.

Ma quello che invece è ottima da percorrere è la via Aurelia, che percorre la città praticamente senza salite rilevanti dall'estremo Ponente fino al centro storico, prosegue oltre sul lungomare fino a Boccadasse. Dalla chiesetta di Boccadasse verso levante la strada va a salire, e pedalare con dei passeggeri adulti a bordo diventa un'ardua impresa.

Anche la strada che collega la stazione Principe con la stazione Brignole non rappresenta un grande ostacolo per un risciò. Si va a salire gradualmente fino a piazza Corvetto, e poi si va in discesa fino a Brignole. Tutta la vasta area del basso Bisagno, piazza della Vittoria, Corso Buenos Aires, Brigate Partigiane é in piano. Per arrivarci da Caricamento corso Aurelio Saffi potrebbe essere più veloce per alcuni, per altri sarebbe invece più prudente prendere via San Lorenzo fino a De Ferrari, e percorrere via XX Settembre che é in leggera discesa verso piazza della Vittoria.

Molti vicoli sono meno ripidi di quanto si pensi: via Pre-Via de l Campo,via san Luca-piazza Banchi, ed oltre via San Lorenzo via Canneto il lungo sono pressochè piane.

Nelle settimane successive al mio arrivo mi sono spostato spesso privatamente con una bicicletta a due ruote, che al contrario di un risciò può arrivare davvero dappertutto a Genova. Ho riservato l'uso del risciò ad occasioni in cui era necessario trasportare più persone, o fare trasporti o acquisti voluminosi.

Spesso mi sono divertito a mostrare alle persone più diverse come si guida un risciò, ed ho dovuto a volte constatare che a Genova ci sono persone anche giovani che sul sellino di una bicicletta non ci hanno neanche mai poggiato il sedere. Anche i più giovani trovano ridicolo dover spostarsi pedalando, e questa triste constatazione ha prodotto in me un certo rimpianto della Germania, delle persone che ovunque sfrecciano sulle loro biciclette ad ogni ora del giorno e della notte. Ho riflettuto su alcune idee per rendere Genova non tanto fisicamente (lo è in gran parte già)quanto culturalmente ciclabile.

Un contesto particolare in cui sono stato invitato a prendere parte e che ho condiviso appieno é stato in occasione dell'occupazione permanente di Villa Rosa di Genova Pegli dove ha sede la scuola elementare: In una città in cui già adesso il numero di automobili di residenti è maggiore di quello fisicamente possibile, l'edilizia sembrerebbe costretta a sventrare suoli collinari con acrobazie ingegneristiche, per permettere a pochi residenti di parcheggiare auto private sempre più ingombranti al riparo dai pericoli della strada. Autorimesse da costruirsi sotto la Villa Rosa. Ma è davvero necessario? Voglio dire, a parte a coloro che lavorerebbero a questo cantiere?

VIDEO - la protesta di Villa Rosa

Una cosa che avrei inoltre voluto volentieri fare a Genova e dintorni, ma che fra una cosa e l'atra non é stata per il momento possibile, fu di utilizzare la cabina passeggeri del risciò come palcoscenico per uno spettacolo di marionette semovente. Ma chissà che non capiti molto presto di nuovo l'occasione, eh Gabriele?! (Gelatti, - : artista-burattinaio genovese)...

Per continuare a leggere cosa ne é stato di me e del risciò nel novembre successivo puoi cliccare qui


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